Il Premio Hypatiae nasce dai Dialoghi intrisi di Emozioni, di Arte e di Scienza con l’artista Anna Maria Miglietta. E’ dedicato a Ipazia (Hypatia), alle Hypatiae come le Gemelle Montalcini e agli Hypatiae come Gandhi:”Vivi di Incontri e scontri ma poi arrivano persone che si Immortalano in Te”.
Insomma per donne e per uomini _scelti da un comitato etico e da un comitato tecnico di Hypatiae_ che offrono il proprio sapere e si prodigano per gli altri, in sintonia con le finalità dell’associazione. Sono stati premiati: Gabriella de Martini, Lina Sergi Lo Giudice, Maria D’ Ambrosio, Paola Castagnoli, Piera Mattei, Alberto Diaspro e Adriano Zecchina, Mario Rasetti, Paolo Strolin.
Il premio è l’occasione di dialoghi appassionati, momenti conviviali, sorprendenti racconti dai confini della conoscenza con l’intento di promuovere e di valorizzare la cultura mediante il divertimento, la passione e la sperimentazione. Che si tratti di occasioni informali come una cena o un mercatino, oppure di momenti di riflessione più approfondita come un convegno, protagonista è sempre la cultura intesa come sensibilità alla bellezza nell’arte e nella scienza. Artisti e scienziati sono di volta in volta chiamati a interagire con il pubblico, facendo partecipi uomini e donne del loro sguardo appassionato sulla realtà per osservarla e interpretarla, ognuno con le proprie energie intellettuali e la propria sensibilità personale.
PREMIO HYPATIAE 2015
“Ipazia” realizzato da Anna Maria Miglietta
La prima edizione del premio Hypatiae è avvenuta il 12 dicembre 2015 a Genova, presso la Sala delle Grida di Palazzo della Borsa, all’interno della rassegna “La Luce nell’Arte e nella Scienza”, patrocinata dall’UNESCO, dall’Anno Internazionale della Luce e della Società Italiana di Fisica (SIF).
Per la prima edizione Anna Maria Miglietta ha realizzato opere scultoree ispirandosi alla figura di Ipazia di Alessandra d’Egitto.
Le opere sono state consegnate durante l’incontro di Genova dedicato al rapporto tra luce e bellezza: la luce può essere insieme premessa, soggetto e strumento della percezione della bellezza nelle diverse dimensioni della realtà. Sono stati premiati Alberto Diaspro, professore di Biofisica e Fisica Applicata dell’Università di Genova nonché direttore del Dipartimento di Nanofisica dell’Istituto Italiano di Tecnologia; Adriano Zecchina, professore emerito di Chimica Fisica presso l’Università di Torino, esperto di relazioni tra arte e scienza e appassionato di pittura; Paola Castagnoli, immunologa e direttore scientifico del centro di ricerca di Immunologia Umana di Singapore (SIgN), tornata in Italia per dirigere il Polo di Innovazione di Genomica, Genetica e Biologia (GGB) con sede a Perugia; Speciali Riconoscimenti sono andati alla pittrice e scultrice milanese Marisa Vanetti e all’ingegnere Vittorio Maurizio Ferri, libero professionista sperimentatore dell’interazione tra luce e arte che ha illuminato la Gioconda al Louvre.
PREMIO HYPATIAE 2018
“Mare Nostro” realizzato da Anna Maria Miglietta
La seconda edizione nel 2018 il 12 dicembre durante le 5 giornate di Hypatia Festival presso i luoghi rappresentativi della città di Partenope _tra Castel dell’Ovo e Via Partenope, presso il Circolo Ufficiale Marina Militare e il Complesso San Domenico Maggiore_dove Artisti e Scienziati hanno interagito con il pubblico dopo l’approdo della Barca della Cultura con a bordo Hypatia 2018 al Circolo Savoia.
“Arte e Scienza alleate per combattere le discriminazioni e la violenza per la pace, ma soprattutto all’insegna della libertà di pensiero, oggi così a rischio”. ( Giovanna Borrello)
Il Premio Hypatiae 2018, “Mare nostro”, è opera dell’artista Anna Maria Miglietta:”Ipazia guarda lontano, ha una visione senza confini. Da qui l’idea di rappresentare il mare, il mare che separa ma che unisce. Mare nostro, opera scultorea in argilla bianca ha per soggetto il mare ossia il viaggio, gl’incontri, gli scambi, la vita.L’interazione dell’osservatore con “Mare nostro” riproduce la metafora della vita sottolineata dalla fruizione da diversi punti di vista e accompagnata da una percezione mutante al variare della luce del giorno.
Quest’opera è stata da me scomposta in più parti tutte diverse ma che insieme danno forma a un’altra scultura, il senso del suo significato è dato dal colore bianco, dalla purezza, dalla luce, dal chiaroscuro, dalle tracce, dalle impronte, dai segni e dalle storie delle persone nel mondo fin dall’antichità. Tutto questo è impresso nella metamorfosi avvenuta e realizzata per il Premio Hypatiae 2018″ Anna Maria Miglietta
Maria D’Ambrosio
PIERA MATTEI
PAOLO STROLIN
PREMIO HYPATIAE 2015
ALBERTO DIASPRO
ADRIANO ZECCHINA
MARIO RASETTI
PAOLA CASTAGNOLI